La forma dell’addome può variare molto, sia nei diversi momenti della giornata che nei vari periodi dell’anno. Può cambiare da morbida e rilassata a dura e tesa, da piatta a dilatata. Per ovviare ai fastidi della pancia gonfia i rimedi possono variare a seconda della causa scatenante.
Avere la pancia gonfia vuol dire anche sentirsi appesantiti e persino indeboliti. La sensazione di pesantezza in genere è associata a una prominenza della zona del ventre. Infine, questo fenomeno in genere è associato a meteorismo e flatulenza.
In molti casi si manifesta in concomitanza con abitudini alimentari scorrette ma può anche essere sintomo di altre patologie. Di seguito vi forniamo una piccola guida alle soluzioni più efficaci per ritrovare salute e benessere.
L’origine dei gonfiori nella pancia risiede nella tipologia particolare degli organi che vi si trovano e che svolgono la funzione digestiva, quella intestinale e quella endocrina. Spesso è proprio quando si individua l’organo soggetto a fastidi e problematiche che si trovano le soluzioni giuste per sgonfiare l’addome.
Una delle cause più comuni è che quando si mangia si ingoia aria. In questo senso, pure la scelta degli accostamenti culinari che generano una fermentazione intestinale può peggiorare la situazione.
Anche le intolleranze alimentari e la scarsa idratazione possono dare luogo a questo fenomeno. Inoltre, l’assunzione frequente di determinate categorie di farmaci, lo stress psicosomatico e le tensioni si possono ripercuotere sull’addome.
Per le donne, i cambiamenti ormonali e il periodo del ciclo mestruale possono incidere nella comparsa del gonfiore addominale.
Il gonfiore alla pancia è tipico anche della sindrome pre-mestruale. Gli ormoni estrogeni e il progesterone interferiscono sui liquidi corporei provocando un aumento della ritenzione idrica e di gas.
Le parti anatomiche interessate al fenomeno del gonfiore sono quella epigastrica, quella ombelicale, quella ipogastrica e l’ipocondrio di sinistra e di destra.
Produzione e ritenzione di gas possono essere elevate in soggetti che non soffrono nessun sintomo o disagio e inferiori in persone molto sensibili le quali, invece, percepiscono subito di essere gonfie. La quantità di gas come ossigeno, azoto, idrogeno, metano e monossido di carbonio, che normalmente può stazionare nell’intestino, si aggira attorno ai 100-150 ml.
La regolazione fisiologica della quantità di tali gas avviene attraverso i due processi dell’assorbimento intestinale e dell’espulsione polmonare.
Avete presente il detto “farsela sotto dalla paura”? Rende bene l’idea di quanto gli stati emotivi possano influenzare l’equilibrio dei neurotrasmettitori. L’ansia, la paura, lo stress negativo sono condizioni in grado di accrescere la densità del cortisolo e delle catecolamine che il surrene rilascia. L’intestino dispone della maggior parte degli stessi recettori nervosi ed endocrini che possiede anche il cervello e, come quest’ultimo, reagisce agli stimoli, ad esempio aumentando la produzione di muco o le contrazioni peristaltiche.
I sintomi di questo problema si possono localizzare sia nella zona dello stomaco che sotto l’ombelico e si possono alleviare con alcuni accorgimenti:
Chi soffre in modo ricorrente di questo problema dovrebbe inserire nell’alimentazione quotidiana dei nutrienti che aiutano a ridurre il gonfiore alla pancia. Alcuni alimenti infatti stimolano la diuresi e l’eliminazione dei liquidi in eccesso e facilitano la digestione dei cibi ricchi di proteine.
In generale, nei periodi di maggiore sofferenza sarebbero da limitare i condimenti.
Una dieta sana e variegata deve comprendere una buona dose quotidiana di frutta. Innanzitutto, è meglio consumarla a stomaco vuoto, prima dei pasti e non dopo. Questa categoria di alimenti porta molti benefici all’organismo e soddisfa la voglia di dolce. Alcuni frutti, però, fermentano molto e talvolta generano gonfiore e dolore addominale. Ciò avviene a causa dell’elevato contenuto di zuccheri, fibre e fruttani ovvero catene di molecole di fruttosio terminanti con una molecola di glucosio. Alcuni esempi sono le albicocche, le prugne, i cachi, le pere, i fichi, le ciliegie, le pesche, l’anguria e il mango.
È consigliabile prediligere le mele, l’ananas, i limoni e i mirtilli, i quali grazie al contenuto di sostanze come gli acidi organici, facilitano il corretto transito intestinale mentre le loro vitamine hanno proprietà drenanti e disintossicanti.
Il metabolismo dopo i 50 anni è spesso soggetto a un rallentamento e la pancia gonfia in menopausa è causata principalmente dalle variazioni ormonali che caratterizzano il periodo.
Gli ormoni estrogeni regolano la produzione della bile, responsabile dei processi di digestione e della lubrificazione dell’intestino tenue. Quando i cambiamenti tipici della menopausa coinvolgono questi ormoni ne può conseguire un’alterazione del processo digestivo.
Dal momento in cui le ovaie interrompono la produzione di estrogeno e progesterone solitamente il gonfiore addominale si attenua.
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